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STORIE SENZA TEMPO: 2° APPUNTAMENTO: PINOCCHIO

Buongiorno readers,
eccoci con il secondo appuntamento della rubrica gestita da me e da Annalisa che ci vedrà mettere a confronto un libro e la sua transposizione Disneyana. Oggi incontreremo il burattino più amato  del mondo.

 

Pinocchio


LIBRO VS DISNEY

Differenze tra libri e mondo Disney

Sonia: Romanzo per ragazzi scritto da Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista e scrittore fiorentino Carlo Lorenzini. La prima metà apparve originariamente a puntate tra il 1881 e il 1882, pubblicata come La storia di un burattino, poi completata nel libro per ragazzi uscito a Firenze nel febbraio 1883. Racconta le esperienze accidentali - dannose e crudeli, ma attraenti e ricche di colpi di scena - di una marionetta animata, Pinocchio, scolpita da Mastro Geppetto, che si considera come suo padre. Molto più di un burattino che vuole diventare un bambino vero, più di un volto tondo nasuto di legno, più del protagonista di un libro "morale", Pinocchio è un'icona universale e una metafora della condizione umana. Il libro - che si presta a una pluralità di interpretazioni - è un capolavoro mondiale che ha ispirato centinaia di edizioni, traduzioni in 260 lingue, trasposizioni teatrali, televisive e animate, come quella di Walt Disney; ha reso nozioni largamente comuni idee come quella del naso lungo del bugiardo
 
Annalisa: film d'animazione del 1940, Pinocchio è il secondo classico Disney. Le vicende del vecchio falegname Geppetto e del burattino Pinocchio narrate nel libro di Collodi vengono qui riprese in versione animata. La storia ha inizio quando, sotto gli occhi del Grillo parlante, la Fata Azzurra dona la vita al burattino di legno costruito da Geppetto, avverando il desiderio espresso dal vecchio falegname. Per far sì che la trasformazione in un bambino vero sia completa, Pinocchio dovrà dimostrare di essere bravo, coraggioso e disinteressato. Il suo percorso verrà però messo in difficoltà da vari personaggi, come il Gatto e la Volpe.  

Pinocchio

Annalisa: Pinocchio è un burattino con tanti sentimenti e un'immensa voglia di vivere. Come tutti i bambini sbaglia, è inconsapevole dei pericoli e molto curioso. Ma è anche un burattino, ovvero qualcosa che viene mosso da qualcuno tramite fili. Infatti la sua storia è così, viene più di una volta deviato nel suo percorso dal Gatto e dalla Volpe, si imbatte in Mangiafuoco e poi nei vizi del Paese dei Balocchi. Tutto riconducibile alle tentazioni della vita (nel cartone animato Pinocchio fuma e beve, per non farci mancare nulla) che ostacolano il percorso dell'uomo verso la perfezione destinandolo a rimanere un semplice animale (ovvero essere considerato inferiore, sfruttato dagli altri, come i bambini trasformati in asini). Pinocchio è un personaggio per il quale all'inizio non si ha simpatia; e procedendo nella storia, vedendo le sue cadute continue a causa dell'ingenuità e della debolezza, l'empatia per il burattino di legno si allontana ancora. Solo alla fine, quando dà la sua stessa vita per salvare chi l'ha creato, Pinocchio si redime agli occhi degli spettatori, e merita così di diventare un bambino vero. 
 
Sonia: Già dal ciocco di legno birichino che fa addirittura arrivare alle mani Maestro Ciliegia, figura completamente assente nel cartone Disney, e Geppetto, capiamo subito che da quel legno non potrà certo nascere qualcosa di buono e infatti appena Geppetto insegna al suo burattino, Pinocchio, a muovere i primi passi, ecco che lo vediamo lanciarsi in una folle corsa alla ricerca di libertà. Nel libro il nostro amato burattino ne combina veramente di tutti i colori ma sono anche tante, le volte  in cui  cerca di redimersi, fallendo ovviamente, inesorabilmente.
 
 Geppetto


Annalisa: lui sì che ci fa tenerezza! Un vecchietto buono che vive con un gatto e un pesce ... e che spera di avere compagnia, tanto da scomodare la Fata Azzurra che dà vita al burattino da lui costruito. Detto così suona strano, però effettivamente Geppetto è davvero un personaggio che fa stringere il cuore: la solitudine di una persona anziana che non ha più nulla se non i suoi amici animaletti, la sua casa, la sua abilità di un mestiere svolto per una vita intera e la sua speranza. Anche a causa di tutta questa dolcezza nel suo personaggio, le continue delusioni di Pinocchio verso questo povero padre faticano a essere perdonate da chi guarda il cartone. Geppetto, siamo tutti con te!
 
Sonia: Geppetto è una figura mite, tenera e dolce. È disposto a tutto per il suo burattino anche privarsi della sua casacca e patire il freddo, pur di comprargli un Abbecedario affinché possa andare a scuola.
Ovviamente nel libro non è Geppetto a scomodare la Fata Azzurra o meglio la Fata Turchina, ma è già il ciocco di legno, trovato inizialmente da Maestro Ciliegia, ad essere magico. Geppetto è un padre affettuoso che pur continuando ad essere deluso dal suo figliolo, continua a credere in lui.
 
 Fatina
 

AnnalisaLa Fatina è una mamma che ascolta i desideri, che tutto può. Bella e luccicante, ma con un ruolo molto marginale nel cartone. Rappresenta la magia e la vita, ma anche chi può giudicare e decidere di togliere tutto ciò che hai ... se ti comporti male.
 
Sonia: La Fata Turchina è stata veramente una sorpresa nel libro... mentre infatti nel cartone la vediamo solo all'inizio e alla fine con il suo bibidi bobidi bu ops sto sbagliando fatina quella era di Cenerentola, insomma mentre nel cartone è praticamente un fotogramma, nel libro la fatina è una figura importantissima e solo grazie a lei Pinocchio imparerà ad amare.
Incontriamo la fatina la prima volta, quando ancora è una bambina dai capelli turchini. Sarà lei infatti a salvare Pinocchio dagli assassini. La seconda volta la ritroviamo ormai adulta e Pinocchio, credendo di aver perso ormai il suo Babbo mangiato da un pesce cane, si fermerà da lei per ben due anni dove qui diventerà un burattino modello sia a scuola che a casa. Per finire la ritroveremo nell'ultimo capitolo quando una splendida fata dai capelli turchini trasformerà Pinocchio in un bambino e ridarà la forza di vivere ad un Geppetto ormai debilitato.

 
 Grillo Parlante
 


Annalisa: Ci fai tenerezza anche tu, Grillo. La coscienza di un burattino che non collabora, che si caccia nei guai e che tu devi riportare sulla retta via. Ci dispiace per te (soprattutto nel libro, ma lascio a Sonia il compito di parlarne). Nel cartone animato il Grillo cerca di essere il contrappeso contro il male, di essere il bene e di guidare Pinocchio nelle scelte giuste della vita. Anche lui per un momento molla, ma non per molto: sa che non può lasciar perdere, sa che c'è qualcosa di buono in Pinocchio e che, per quanto difficile, è importante che lui gli stia sempre vicino.
 
Sonia: Mentre nel cartone il grillo parlante è un personaggio tenero e dolce come hai detto tu amica... nel libro è una figura al quanto inquietante che passa subito a miglior vita a causa di Pinocchio. Stanco infatti dei suoi continui avvertimenti, gli lancia addosso un martello e... il grillo non fa più Cri Cri. Nel corso della storia però ci sarà sempre questa vocina fuori campo a dare qualche consiglio.
 
 Il Gatto e la Volpe


Annalisa: Imbroglioni per eccellenza, rappresentano la stupidità del male. Questo perché le loro azioni non sono guidate da una vendetta o da una cattiveria verso qualcuno in particolare, ma da una semplice voglia di sopravvivere nel modo più facile possibile, ovvero facendo affari a discapito degli altri. Sono furbi e allo stesso tempo ingenui, incuranti degli altri. Astuti nel cercare le proprie vittime, i più indifesi e creduloni: i bambini. Fanno affari con Mangiafuoco, che qui rappresenta un qualsiasi "imprenditore", qualcuno che ricava la sua fortuna sfruttando gli altri utilizzando il campo dello showbusiness. Il lavoro sporco lo fanno tutti e tre, il Gatto e la Volpe prima, Mangiafuoco dopo.
 
Sonia:  "Quanta fretta ma dove corri dove vai, se ci ascolti per un momento, capirai... lui è il gatto ed io la volpe siamo in società, di noi, ti puoi, fidar..."
A quanto pare con questa canzoncina sono riusciti ad adescare anche quel credulone di Pinocchio. Ma veramente credeva che il campo dei Miracoli potesse raddoppiare le monete d'oro che gli aveva regalato un commosso Mangiafuoco? Questi due imbroglioni, travestiti da assassini, hanno anche impiccato il nostro povero burattino e lui, ignaro di tutto, per l'ennesima volta è tornato a seguirli... ma come si fa?

Differenze

Annalisa: Il cartone disneyano è sicuramente crudo, ma il libro è peggio! Parlano entrambi di un percorso di vita che tutti noi intraprendiamo, e lo fanno senza mezzi termini. Forse tra i film Disney, questo secondo classico è uno dei più crudi, nonostante sia stato molto ripulito rispetto alla storia originale del libro. Bambini trasformati in asini, inganni, burattini che sembrano veri, balene che mangiano i padri ... Per i giovani spettatori Pinocchio è di difficile comprensione a volte, e soprattutto alcune scene turbano leggermente ... ma niente di grave, siamo cresciuti benissimo! (?)

 

Sonia: Come hai detto tu amica il libro è veramente molto più crudo del cartone. Mentre nel cartone i difetti, la cattiveria e l'ingenuità di Pinocchio viene soltanto accennata, nel libro questo burattino risulta quasi antipatico al lettore. In tutte le pagine si manifesta infatti il suo egoismo, la sua determinazione nell'essere un fannullone e il più furbo di tutti. Solo alla fine, per salvare un Geppetto debilitato, vicino alla morte, Pinocchio capirà l'importanza del lavoro, dell'impegno e dell'amore verso il prossimo.
Tra l'altro vorrei anche sottolineare che molti personaggi, come Mangiafuoco o la stessa Fatina, nel cartone hanno avuto un ruolo alquanto marginale, nel libro invece sono state delle figure molto importanti per la crescita di Pinocchio.

 
Vi ricordiamo i prossimi appuntamenti:
 

Marzo - Alice nel Paese delle Meraviglie- 26/3/21
Aprile -  La Sirenetta - 30/4/21
Maggio - Raperonzolo - 1/6/21

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