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RECENSIONE AUTORI EMERGENTI: IL PRINCIPE. STORIA INCREDIBILE DI UN VIAGGIO

Hola Gattolettori,
eccoci qui con un'altra lettura della nostra Simon. Oggi ci parlerà di un libro di Marco Sonseri, Il principe. Storia incredibile di un viaggio


Il Principe
Storia incredibile di un viaggio
di Marco Sonseri - Rosario Riginella


Genere: Narrativa x ragazzi
Prezzo:
€ 13,90
Editore:
Buk Buk
Pagine: 160
Pubblicazione: 9 ottobre 2020

Edo State. Nigeria. Nel cuore della foresta c’è un regno abitato da una quarantina di persone e guidato in pace da Muenda il sorridente. Il vento cambia quando suo fratello lo spodesta. Comincia così una fuga che porterà il re e suo figlio Theophilus, erede al trono, in Libia. Incontreranno indovini, trafficanti di esseri umani, prostitute raffinate, tessitori di tappeti, tempeste di sabbia. E accetteranno tutto pur di sopravvivere.
RECENSIONE

Africa e cielo, e stelle, e deserto, sabbia che avvolge e che strema, tramonti che incantano, terra di Re e Principi.


"Muenda è mio padre, la mia guida, la mia ispirazione. E mentre va da Akin il vecchio, sento i suoi passi sulla nuda terra d'Africa e al pensiero, mi commuovo..."

Un padre, un figlio.
Un re, un Principe, costretti ad abbandonare il loro popolo, il regno, la Regina moglie e madre, una scelta sofferta, uno strappo doloroso ma obbligato, la loro vita è in pericolo, una minaccia che viene dal loro stesso sangue. 

In viaggio, padre e figlio, verso l'ignoto, soli nel mezzo del deserto, poco cibo, poca acqua, ma l'immensità dell'Africa.


"Gelo, orizzonte, terra, alberi, polvere, erba, sterrato, luna, stelle, acqua. Tutto era fenomenale, un canto di gioia fortissimo..."

A sorprenderli, sulla loro strada, "prodigi", due biciclette, un camion, una affettuosa donna spregiudicata, una Jeep, un orto...
Sempre in bilico tra pericolo, solidarietà, inganno e magnificenza africana, il Re e il Principe, padre e figlio, stretti in un legame che si rafforza sempre più, soprattutto quando si scontrano con una crudeltà e un orrore senza fine.


"Pelle contro pelle, sudore che si mischiava a sudore, occhi contro occhi, respiri affannati che spostavano aria all''unisono, sorrisi a malapena accennati e tanta vacillante speranza che si mischiava alla polvere delle dune. Per più di tremila chilometri avrebbero viaggiato così, fino alla città libica di Zuara. Il tempo non passava mai..."

Questa storia mi ricorda e mi parla di memorie antiche, nella arsa terra africana, di tempi in cui ci si riuniva, accade ancora in certi luoghi, per raccontare storie, leggende, davanti a un fuoco, sotto un albero, sulla riva di un fiume, ascoltando le voci dei vecchi saggi, simbolo di radici profonde, portatori di questa meravigliosa tradizione colma di calore e umanità, il raccontare... e al suono di quelle voci, con occhi pieni di stupore, riempirsi di memorie passate, reali o immaginarie, sognare rivivere o conoscere il passato, le origini, linfa vitale di ogni popolo.
E parla anche di quello che purtroppo accade ogni giorno e che la maggioranza dell'umanità non vuole conoscere, fingendo e nascondendo la testa sotto una sabbia accecante.

 

Mi è piaciuto molto, sia per il tema trattato, sia per la scrittura, calda, avvolgente, che si prende tutti i suoi respiri. La prima parte sembra senza tempo, sospesa da ogni età, anno, era, ed è stato spiazzante per me, passare da un luogo antico, isolato, perso nel cuore dell'Africa ad una realtà, più moderna, nella seconda parte ci si ricollega ad un inevitabile presente. Spiazzante e quindi interessante.
Nella fine, nello strappo che c'è tra padre e figlio, vedo un barlume di speranza. Il Re padre, la Regina madre e lui il Principe figlio, anche se lontani, legati da un mare, un cielo pieno di stelle, uno sguardo verso l'orizzonte.


"Andrà tutto bene", mi disse, gonfiando il petto. "Io lo so. La vita. Theophilus, prima di tutto. Punta sempre verso l'orizzonte. Sempre verso l'orizzonte!"

 

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