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PAGINA 69 #23

Buon pomeriggio readers,
come tutti i giovedì è arrivato il momento di presentarvi l'autore ospite della pagina 69. Oggi ecco qui un Romanzo Rosa Storico, "Il castello di Wheldake" di Francesca Serafini.

Pagina 69

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Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
 
IL CASTELLO DI WHELDAKE - FRANCESCA SERAFINI

Genere: Romanzo rosa storico
Prezzo:
€ 14,00
Editore: Il Seme Bianco
Pagine: 144
Pubblicazione: Febbraio 2019

Ayslin, un’orfana sassone, nell’Autunno del 1066 si ritrova al centro dei giochi di potere tra due Re che si contendono il Trono Inglese, arrogandosi il potere di decidere del suo futuro offrendola in sposa a chi conviene loro. Sfuggita al matrimonio di stato, con un vecchio Laird scozzese, incontra, proprio come in una favola, nel profondo ventre di un folto bosco, l’uomo dei suoi sogni: Beowulf un guerriero normanno. Quando la fanciulla scopre che Re Guglielmo l’ha promessa al normanno, fugge di nuovo, decisa a non appartenere mai a nessun uomo. Beowulf non è felice all’idea di doversi sposare, ma resta ammaliato dalla sua dolcezza e dal suo carattere ribelle. Onore, innocenza perversione e violenza si mostreranno loro lungo la strada, troveranno la forza di scegliere l’amore?

ESTRATTO


Affiora in una nuova alba
il battito della vita
urlo nel vento
parte di me…
respiro del mio respiro
l’alito di te
che mi appartiene…
accolto nel profondo
come soffio
dal paradiso.

«No! Potete squartarmi qui, adesso».
Sbottò il cavaliere camminando nervosamente, masticando collera e dissenso.
«Potrei ordinarvelo», affermò Guglielmo, Duca di Normandia.
Beowulf contrasse la mascella fermandosi a fronteggiarlo: «Allora fatelo!».
«Suvvia. Ve lo chiedo da amico. La sposerete?».
Il Sovrano era ben consapevole di aver di fronte l’unico uomo che avrebbe avuto il coraggio di rifiutare.
«No, giammai», rimarcò seccamente, «da amico, vi prego di non chiedermi una cosa simile», ribadì gonfiando il petto.
«Abbiamo bisogno del vostro aiuto per risolvere la situazione. Ci serve quel castello: è un punto strategico importante per la pacificazione del nord. Pensate anche a quella fanciulla innocente che Harold Godwinson sta per mettere nelle mani di un pervertito scozzese per ottenerne l’alleanza. Ditemi: Non vi sentirete responsabile della fine di quella cara giovane?».
Beowulf in cuor suo lo maledisse per aver tirato fuori simili argomentazioni, sapendo che non avrebbe mai potuto esimersi dall’aiutare una donna in difficoltà, né dal soccorrere il suo Sovrano bisognoso d’aiuto, costretto dal proprio senso d’onore. Digrignò i denti.
«Sono un soldato, la vita matrimoniale con una bisbetica viziata sassone non fa per me».
Suggerì poi, riflettendo su come trarsi d’impaccio con astuzia: «Potrei prendere il castello e rapirla sventando il matrimonio. Sottrarla agli scozzesi in modo che possiate trovarle un marito adatto tra i nobili più fedeli».
«La vostra “amicizia” con Lady Ingrid ha scaldato parecchio gli animi, a corte», insinuò Guglielmo mellifluo. «Dovete mettere la testa a posto. Abbiamo dovuto concedere a Lord Denton un castello come risarcimento d’onore. E il suo non è l’unico animo agitato dalle vostre gesta amatorie. Non possiamo lasciarvi decimare i nostri vassalli con continui duelli…». Spiegò immobilizzando Beowulf con un’occhiata glaciale.
«Voglio la vostra parola che farete vostra quella fanciulla, sposandola poi per come si conviene e… diventando per legge il lord del maniero. Se ella non dovesse collaborare, sarà vostra responsabilità convincerla per il meglio. Voi avete argomenti a sufficienza per codesta missione. In ogni caso lei non opporrà resistenza, la vostra fama di seduttore vi precede e non sta né a lei, né al suo tutore decidere del di lei destino».
I due si confrontarono fissandosi come lupi rivali per un tempo che parve infinito, Beowulf trattenne a fatica la bestemmia e fece come un vero cavaliere fa. Capitolò inchinandosi al suo Re.
«E sia. Avete la mia parola».
«Quando avrete trovato la piccola sassone mi aspetto che non perdiate tempo nel farla vostra e mi informiate appena avvenuto il fatto», ordinò il Re sedendo sul suo scranno ben imbottito e brindando con una coppa di vino all’obbedienza del normanno.
«Non dovrete dispiacervi nel farla vostra, si dice non sia mai sbocciata rosa più bella in suolo inglese», commentò il Sovrano con malizia, prima di congedare il suo cavaliere, con un gesto lento della mano.
Rapidamente la notizia dell’ordine reale si diffuse tra la corte ingorda di succulenti pettegolezzi e, anche i servi scommettevano tra loro in segreto su come o in quanto tempo lord De Bruise avrebbe condotto a termine il compito.
Lord Beowulf tornò come una furia, alla propria tenda, sbraitando.
«Dì agli uomini di prepararsi, domattina dobbiamo partire all’alba verso il nord del paese», ordinò a Sweyn.
«Non erano buone notizie a quanto vedo», commentò con ironia, tra sé l’imponente vichingo notando che il suo signore rischiava di spaccarsi i denti per quanto stringesse la mascella.

13 Settembre 1066 Wheldrake Castle
Nebbia. Terra bagnata da sangue di uomini coraggiosi che si sono battuti per conquistare nuovi confini.

FRANCESCA SERAFINI

Francesca Serafini, nata a Roma, è cresciuta sognando eroi romantici ed eroine ribelli. Persa in mondi antichi, svolgeva innumerevoli lavori in campi diversi e studiava. Ritiene che scrivere sia una sorta di terapia per l’anima. Con Il Castello di Wheldrake, suo primo romanzo, vuole dare al lettore un momento di sogno e riflessione lontano dalla realtà.



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