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RECENSIONE CLASSICO: ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE DI LEWIS CARROLL

Hola readers,
questa settimana ho deciso di dedicarmi un po' alla mia challenge (se vuoi curiosare la trovi QUI) quindi eccomi qui a spuntare il mio primo obiettivo grazie alla lettura di un classico, Alice nel paese delle meraviglie.


Alice nel paese delle meraviglie
di Lewis Carroll
                                                      

"Si può leggere di primo acchito, senza pause, o comunque indifferenti alle interruzioni; poiché da qualsiasi punto si ricominci la lettura, è come riprendere la storia da un punto fermo, senza nessi da ricordare con quanto precede. Ogni pagina è un inizio: per l'episodio che segue, per il personaggio che viene introdotto, per la situazione in cui Alice si trova. [...] L'invito al lettore è di seguire Alice nel suo viaggio fantasioso così come le piccole Liddell l'hanno seguito in barca, lungo il Tamigi, il 4 luglio del 1865. Rinunciare a cercare troppo astrusi significati ha un grande effetto liberatorio; alla luce di quello che ancora una volta il saggio Re di Quadri sentenzia nell'ultimo capitolo: 'Se non c'è nessun significato... questo, sapete, ci risparmia un mondo di guai, perché non abbiamo più bisogno di cercarne uno'." (dalla prefazione di Luigi Lunari)

RECENSIONE

Non ci crederete ma ho letto retelling, graphic novel, adattamenti, visto serie tv, film, cartoni ma... alla veneranda età di trentasei anni, ancora non mi ero mai prestata a leggere l'opera originale di Lewis Carroll.
Quindi un po' spinta dagli obiettivi che mi sono posta nella mia personale Reading Challenge, che prevedeva appunto la lettura di cinque classici, un po' per l'improvvisa voglia scaturitami dopo la lettura del libro della Albert, Oltre il bosco, ieri ho iniziato e finito Alice nel paese delle meraviglie e oggi sono qui pronta a parlarvi di questo libro.

Alice è una bambina libera e spensierata di sette anni che, come tutti i bambini della sua età, ha una fervida immaginazione, ama ascoltare storie ma è anche un tipetto che si annoia molto facilmente. Sarà proprio questo infatti, insieme alla curiosità, a spingerla ad inseguire un coniglio parlante dentro la sua tana, facendola così precipitare per un lunghissimo buco...si si lunghissimo, pensate che troverà anche il tempo di scacciare un pisolino.
Alla fine della corsa, Alice si ritroverà nel paese delle meraviglie, un mondo magico, stravagante, in cui ogni oggetto prende vita, popolato da strani animali e da carte da gioco animate.

Attraverso gli occhi di questa dolce bambina a volte un po' impertinente e altre un po' svampita, incontreremo il Coniglio Bianco, il Brucaliffo, la Lepre Marzolina, il Cappellaio Matto, il sonnolento Ghiro, il Gatto del Cheshire, la Regina di Cuori e tantissime altre creature di questo meraviglioso mondo.


Ovviamente ricordandomi il cartone della Disney ogni personaggio era già ben delineato nella mia mente ma rileggerne gli incontri e le chiaccherate grazie ad Alice, è stato proprio un tuffo nel passato.
Nato infatti come un libro per bambini, Alice nel paese delle meraviglie, è riuscito a strappare un sorriso sia a grandi che piccini e nonostante sia un classico ormai datato, risulta ancora un testo molto attuale.
Lewis Carrol ha dato vita ad una storia affascinante, superlativa e fantastica in cui le invenzioni linguistiche, le situazioni assurde, i giochi di logica e parole, stimolano il lettore a guardare la realtà da più punti di vista inusuali.

Non credere mai d'essere diversa da quella che appari agli altri di esser o d'esser stata, o che tu possa essere, e l'essere non è altro che l'essere di quell'essere ch'è l'essere dell'essere, e non diversamente.

Il Paese delle Meraviglie nonostante sia un posto magico e bizzarro, non è niente poco di meno che la metafora del mondo reale, quello degli adulti... un mondo confusionario, la lepre Marzolina, un mondo frenetico, il coniglio bianco,  l'importanza del tempo, il Cappellaio Matto o semplicemente un mondo pieno di rabbia, la Regina di Cuori... un mondo in cui un'innocente bambina, Alice, si appresta a vivere.

"È impossibile" Alice "Solo se pensi che lo sia" Cappellaio matto

Così seguendo Alice in questa stramba avventura, in un mondo dove tutto è "all'incontrario" e in cui più volte, è stata costretta a modificare il suo corpo per proseguire, arriveremo alla conclusione che non sempre bisogna trovare un motivo o un significato se non c'è.

2 commenti

  1. Questo è un libro che devo rileggere assolutamente!
    E il film accanto al cartone (a parer mio) è molto bello! Forse è uno dei pochi che si avvicina al romanzo...

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    1. Si è vero hai pienamente ragione è quello che si avvicina un po' di più al libro... Troppo bello Il Paese delle meraviglie :-)

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