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PAGINA 69 #3

Eccomi nuovamente qui readers,
è arrivato il momento di scoprire l'autore che sarà ospite della rubrica dedicata agli autori emergenti con la Pagina 69, Vi presento Melania D'Alessandro

Pagina 69

Se sei un autore emergente e vorresti anche tu il tuo spazio nella Pagina 69 pui inviarmi il tuo materiale a gattolibraio@libero.it

Autore Emergente se ti sei appena sintonizzato sul mio blog, il giovedì è dedicato a te quindi scegli come vuoi avere un po' di visibilità (segnalazione o pagina 69) e invia un email a gattolibraio@libero.it con il libro 

Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti

Avviso: Tutte le email sprovviste di questo materiale non saranno neanche prese in considerazione

Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
 
PELLE DI FOCA - MELANIA D'ALESSANDRO

Genere: Romanzo di formazione
Prezzo:
€ 16,49 (ebook 3,49)
Editore: Streetlib (self-publishing)
Pagine: 400
Pubblicazione: Dicembre 2018

Irlanda, dove il confine tra mito e realtà non è così netto.
Là dove l’acqua può diventare la più acerrima dei nemici e al contempo amica fidata, c’è chi racconta storie di selkie e di mondi nascosti. Brennalyn ama ascoltarle, poiché sa che il suo destino è quello di tornare all’oceano che l’ha generata: ha le mani palmate, gli occhi e i capelli scuri come le donne-foca delle leggende. Tuttavia il paese diffida di lei, raccolta da Fergus la notte di Ognissanti quando era ancora in fasce. Divisa tra terra e acqua, Brennalyn desidera la libertà che solo il mare può darle.
Attraverso il pregiudizio, la superstizione e la solitudine, imparerà a conoscersi, accettando la pelle di foca che l’accompagna dalla nascita.


Brennalyn andò alle scogliere e si sedette sul bordo, i piedi a penzoloni nel vuoto. Sotto di lei le onde si infrangevano contro la parete rocciosa, qualche volta le gocce d’acqua trasportate dal vento la raggiungevano.
Era bello restare lì a guardare l’oceano. Il fatto di trasgredire le regole dopo così tanti anni passati nell’obbedienza la elettrizzava. Era di nuovo viva, anche se quel sentimento si sarebbe spento una volta tornata tra le pareti domestiche.
 
Più il tempo passava, più si sentiva selvatica, desiderosa di rompere una volta per tutte con il passato e il presente. Passeggiare sulla spiaggia non le bastava più, persino guardare la distesa d’acqua salata oltre le scogliere alleviava il suo malessere solo fino a un certo punto. Aveva bisogno di immergersi in acqua, di abbandonare la terra e abbracciare il suo istinto animale.
C’erano state delle volte in cui aveva infranto la promessa fatta a Fergus, quando era piccola. Aveva toccato l’acqua mentre lui non era con lei, sentendosi in colpa ogni volta. Si bagnava le mani, i polsi, i piedi e le caviglie, poi si portava l’acqua alla faccia, bagnandosi il viso. A ogni contatto, il richiamo di quel mondo subacqueo che tanto la affascinava si faceva più prepotente. Aveva provato a cercare la sua pelle di foca in ogni angolo del cottage, ma senza successo. […] Con gli anni Brennalyn aveva sviluppato intolleranza verso ogni persona che tentava di intrappolarla, di stringerle le ali per impedirle di volare, e ripromise a se stessa che avrebbe posto fine a quella prigione, in un modo o nell’altro. 
 
Un gabbiano comparve sopra la sua testa e lei lo seguì con lo sguardo.
Il tempo in cui aveva desiderato librarsi in volo e guardare la terra da una nuova prospettiva era terminato. Adesso voleva solo fluttuare nell’oceano e accarezzare con lo sguardo i fondali, esplorarli, conoscerli.

 CURIOSITA'

  • All’interno del romanzo sono presenti i disegni dell’autrice.
  • Il romanzo è una rivisitazione di una leggenda molto conosciuta nel Nord Europa e nelle popolazioni artiche e sub-artiche e di cui esistono diverse versioni.
  • All’interno del romanzo sono riportati miti e leggende irlandesi legati al mare e alle sue creature.
  • È un inno alla libertà e all’anima selvaggia dell’essere umano, scritta con l’intento di mostrare la strada che porta alla realizzazione alla scoperta della propria forza interiore. Ha diversi livelli di lettura, per questo motivo può essere apprezzato sia da un pubblico giovane che più maturo.
  • Si ispira al genere delle fiabe iniziatiche, storie che fin dagli albori della civiltà parlano al nostro inconscio tramite immagini archetipiche. Sono volte al superamento di prove da parte dell’eroe, al passaggio di stato da una fase all’altra della vita e alla trasformazione personale.
  • Altre importanti tematiche trattate: la diversità, il pregiudizio, l’amore genitoriale, l’educazione, la libertà personale, la rinascita.
MELANIA D'ALESSANDRO

Melania D’Alessandro è nata nel 1990. Ama la natura, si interessa di miti, leggende e fiabe iniziatiche ed è appassionata di cultura celtica. Nel suo vocabolario, scrittura e libertà sono sinonimi, per questo le coltiva da sempre. Pelle di Foca, il suo ultimo romanzo, unisce le sue numerose passioni.
Della stessa autrice, pubblicati da Edizioni Leucotea: La città nascosta (2014), Sogni di Carta (2016), L’arte di scrivere (2017). 



Allora che cosa ve ne sembra? Vi ho incuriosito? Correte ad acquistarlo...


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