Il libro che Vi invio è un giallo
processuale, nel senso che è diviso in due parti, Le Indagini e il Processo,
quest’ultimo sottoforma di vero e proprio dibattimento.
Il personaggio principale è l’avvocato
Massaro, di mezza età e rientrante nella media degli avvocati, con ambizioni
che non si realizzano.
La sede della storia è la città
di Brescia, ove vivo, nella quale raramente è stato ambientato un romanzo.
Una giovane rumena viene trovata
morta tra i cespugli sul Colle della Maddalena, con la fronte sfondata da
quello che sembra un grosso bastone o una mazza da baseball.
Le indagini dei Carabinieri
porteranno a localizzare un appartamento ove si svolgeva un giro di prostitute
dell’est, svuotato di ogni oggetto appartenente alle ragazze che si
prostituivano e ripulito di ogni impronta.
Nell’appartamento è rimasto il
solo giovane Urian Petrescu, che svolgeva ruoli di “cameriere” per le ragazze ,
ma che non fornisce chiarimenti sulla sua presenza.
Sarà lui a fornire il nome della
morta, sempre però dichiarandosi innocente.
Verrà però trovata la mazza da
baseball con cui è stata uccisa la giovane Adriana con le impronte e il DNA di
Urian e il sangue di Adriana per cui il ragazzo viene formalmente accusato
dell’omicidio a rischio ergastolo.
Colui che gestiva il giro di
prostitute, tale Stefan Nicolescu, capo di una banda Rom, gli impone di non
allontanarsi con minacce varie e promesse di denaro e gli fornisce il nome
dell’Avv. Massaro per la difesa.
Urian si rifiuta di parlare anche
con Massaro, anzi, per la frustrazione, si provoca lesioni sbattendo più volte
la testa al muro.
Massaro intima a Stefan di
spiegargli come stiano le cose, perché anche lui è arrivato a ritenere
innocente il ragazzo.
Mentre parla con Stefan, da una
motocicletta partono colpi di pistola di avvertimento.
Viene ordinata la perquisizione
della casa di Stefan, il quale dice all’orecchio a Massaro, nel frattempo
intervenuto, che Urian è innocente, ma che lui ha le mani legate e non può far
niente.
Il colloquio viene fotografato e
la foto di Stefan che parla all’orecchio di Massaro finisce sul giornale ed è
la causa di un altro attentato alla vita di Stefan, che questa volta viene
ferito gravemente e suo fratello viene ucciso.
Finalmente Urian si decide a
parlare con Massaro e praticamente gli dice che sta facendo il capro espiatorio
per favorire un certo Brusaferro, il vero assassino, imprenditore, sospetto
mafioso e trafficante in false fatture, che ha dato a Stefan € 500.000 per
toglierlo dai guai..
Urian fornisce a Massaro il nome
delle altre due ragazze dell’est, una Rumena di nome Tata e un’Ucraina di nome
Diana che sono testi oculari della sua innocenza, ma sono scappate.
Massaro, con il collega ed amico
Avv. Grossi, intraprende un viaggio in Ucraina e Romania. Diana non ne vuol
sapere di venire a testimoniare in Italia a favore di Urian, mentre Tata
accetta.
Non manca una sparatoria anche in
Romania. Tata viene portata in Italia per il processo e nascosta, ma
evidentemente viene contattata da uno scagnozzo di Brusaferro, che con le
minacce la induce ad accusare Urian.
C’era una quarta donna
nell’appartamento, una certa Gianna, Italiana e molto riservata che nessuno
aveva mai trovato. Sarà lei a presentarsi a Massaro la sera prima della fine
del processo e ad offrirsi di testimoniare, per non far andare in prigione un
giovane innocente, a costo di rovinarsi la reputazione..
La seconda parte è tutta dedicata
al dibattimento e tutti i personaggi del libro saranno sottoposti
all’interrogatorio del Pubblico Ministero, che non vuole assolutamente perdere,
e dell’Avv. Massaro che riuscirà a mettere in difficoltà anche i consulenti del
P.M.
Molto caratterizzate sono le
figure del Pubblico Ministero, una donna, e del Presidente della Corte di
Assise.
Molto commoventi sono gli
interrogatori di Urian e di Gianna.
Alla fine, naturalmente, Urian
viene prosciolto e Stefan e Brusaferro indagati e arrestati per tutte le loro
malefatte.
Il Libro finisce con un colpo di
scena che fa capire come anche gli uomini migliori di fronte al denaro possono
cedere.