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RECENSIONE: PICCOLE DONNE - MEG. JO. BETH & AMY

Buongiorno readers,
come avete passato questo week end? Siamo entrati ufficialmente nel periodo natalizio quindi che ne dite di qualche idea regalo? Oggi infatti vi parlerò di un libro imperdibile che ogni librerira merita di avere.


Piccole Donne
Meg. Jo. Beth & Amy
di Louisa May Alcott
                                                   

Genere: Narrativa per ragazzi
Prezzo: € 28,00 (ebook 8,99)
Editore: Mondadori
Uscita: 3 Dicembre 2019

Divenuta subito un classico, la storia di Jo, Meg, Amy e Beth ha avvinto intere generazioni. Questo volume presenta il ciclo completo dei quattro romanzi.

RECENSIONE

Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non ha sentito parlare di Jo, Meg, Amy e Beth. Ce le hanno fatte conoscere sotto ogni forma possibile, anime, film e serie tv ma nessuna di queste è mai riuscito ad eguagliare la bellezza e la potenza dei libri di Louisa May Alcott.

Grazie a questa nuova uscita targata Mondadori Oscar Vault, avremo il piacere di ritrovare in un unico volume, i libri che hanno reso celebre Louisa May Alcott. Piccole donne infatti ancora oggi è uno dei capisaldi della letteratura per ragazzi.

La storia ambientata durante la guerra di secessione americana, narra le vicende di una famiglia molto unita, composta da quattro sorelle: Jo, Meg, Amy e Beth. Una famiglia senza ombra di dubbio simile a quella del mulino bianco ma che dopo la partenza per il fronte del padre, è costretta a vivere tra le ristrettezze economiche.

L’inverno sarà difficile per tutti e non dovremmo spendere denaro in cose futili, quando i nostri uomini stanno soffrendo in guerra. Noi non possiamo fare molto, ma possiamo contribuire con qualche piccolo sacrificio e dovremmo farlo volentieri.

Nonostante i problemi, la povertà e la malattia, le ragazze crescendo, impareranno a diventare responsabili capaci di affrontare, insieme, ogni tipo di sciagura e difficoltà.
Nel primo libro quindi conosceremo approfonditamente le quattro sorelle, ne carpiremo pregi e difetti ma soprattutto le accompagneremo nella loro crescita e maturità...

Mentre il primo libro è circoscritto nello spazio temporale di un anno, si parte a Natale e si finisce con il Natale dell'anno dopo, in Meg. Jo, Beth & Amy, Piccole donne crescono, l'autrice ha spaziato su uno spazio temporale molto più ampio permettendoci così di vedere tutti i cambiamenti che hanno avvolto ogni singolo personaggio, matrimoni, figli ecc...
Ovviamente non starò qui a raccontarveli perchè come sapete non amo gli spoiler ma vi assicuro che l'autrice saprà come sorprendervi.

Nonostante si parli di libri scritti alla fine dell'ottocento, posso dirvi con certezza che i temi trattati sono ancora oggi molto attuali e infatti sono stati capaci di abbracciare epoche diverse.
L'autrice ci ha quindi regalato una quantità infinita di personaggi in cui è praticamente facile rispecchiarsi: dalla ribelle Jo alla dolce Beth. Certo rispetto all'epoca in cui la Alcott ha dato vita a questi romanzi, oggi le donne, vengono considerate di più nella società, non c'è un rifiuto netto degli stereopiti femminili anzi... ma rimane lo stesso, seppur nella classicità, un romanzo molto attuale.

All'interno di questo romanzo troverete anche Piccoli uomini, romanzo ambientato nel collegio di Jo e Fritz Baher a Plumfield.
L'istituto ospita 12 bambini di varie età tra cui i figli di Jo, Rob e Terry, i figli di Meg, Daisy e Demi Brooks, e i nipoti di Fritz, Franz e Emil.
Per finire, a concludere la raccolta, I ragazzi di Jo, romanzo in cui vengono descritte le vicessitudini dei ragazzi, ormai grandi, ospitati nell'istituto di Jo.

Per parlare di ogni romanzo non basterebbe una giornata quindi spero di esservi riuscita ad incuriosirvi con queste piccole nozioni ed ora vi lascio al mio ritratto.


    RITRATTO DI ELIZABETH MARCH

Elizabeth (Beth) March ha 13 anni ed è una ragazzina dolce, sensibile e altruista, ma anche molto timida ed eccessivamente schiva, per questo fatica a socializzare con chiunque al di fuori della famiglia e odia stare in mezzo alla gente. Tuttavia, con la sua spontaneità e bontà d'animo diventa la favorita del signor Laurence. Adora anche i suoi gattini e le sue bambole, ed è molto legata a Jo malgrado la loro incompatibilità: sono le due facce della stessa medaglia, per questo la loro separazione sarà difficile. 
Ha una grande passione per la musica, ma non può permettersi di avere lezioni e un pianoforte decente: lei soffre molto per questo, ma per non far soffrire la famiglia non lo da a vedere, ed è la prima a sacrificarsi per loro, dimostrando di avere una forza interiore che nessuna delle sorelle possiede.
    Contrae la scarlattina in maniera acuta dopo aver aiutato una famiglia povera, ma una volta guarita le sue condizioni sembrano migliorate, nonostante non abbia più il colorito di un tempo. In Piccole donne crescono la si vede spesso sola, inquieta e triste, e la famiglia non vede che la sua salute si sta lentamente indebolendo. Invece Beth si accorge prima degli altri che i suoi giorni stanno per venire al termine, e solo dopo una lunga battaglia, fatta di pianti silenziosi e sospiri, lo confessa alla famiglia, generando la disperazione. Muore a 19 anni circondata dai suoi cari, tranne Amy che era ancora in Europa. La sua morte avrà un grande impatto su ciascuna delle sorelle, anche se riusciranno tutte a lenire il dolore e a conservare vivo il ricordo di Beth.


In conclusione Piccole Donne è, ancora oggi, una storia che fa emozionare, divertire, commuovere e piangere. Se ancora non avete mai letto i libri di Louisa May Alcott, non potete assolutamente farvi scappare questa bellissima raccolta perchè in fondo, in ognuno di noi c'è una Meg, una Jo, una Beth e una Amy.


2 commenti

  1. Questo è un classico davvero molto bello che ho iniziato ad apprezzare una volta raggiunta l'età adulta.
    Bellissimo anche il film che ne è stato tratto. Un bel classico da gustarsi a Natale.

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    1. Vero... anche io ho iniziato ad apprezzarli ora, sia questo che altri classici letti recentemente... a scuola sinceramente li leggevo tanto per fare il compitino, ora invece ne apprezzo di più il significato e la prosa.

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