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RECENSIONE: IL CUORE TENACE DELLA LAVANDA DI FIORENZA PISTOCCHI

Buongiorno readers,
in questi giorni avete avuto modo di vedere in rete il Blogtour dedicato al libro di Fiorenza Pistocchi, Il cuore tenace della lavanda edito Neos Edizioni. Oggi invece ho il piacere di parlarvi di questa piacevole storia in cui l'autrice affronta il tema della memoria.

Il cuore tenace della lavanda
di Fiorenza Pistocchi


Genere: Narrativa Contemporanea
Editore: Neos Edizioni
Prezzo: € 14,00 ebook
Pagine: 136
Uscita: 10 Settembre 2018

Negli anni della Grande Guerra, la strada che porta da un piccolo borgo del cuneese a Sanremo, e attraversa i campi dove lavorano le raccoglitrici di lavanda, è lunga e impervia, soprattutto se a percorrerla è una giovane ragazza alla ricerca del suo posto nel mondo. Caterina è la quinta di dieci figli, è cresciuta tra le montagne dove l’inverno porta con sé fame, freddo e isolamento. Ama la sua famiglia e i suoi boschi ma sente tutta l’ingiustizia di una vita così dura. Come la lavanda sui monti, Caterina sembra un bel fiore delicato, ma ha radici tenaci e sa cosa vorrebbe, e proprio il profumo della lavanda aleggerà nei momenti cruciali della sua vita.
Un sopruso crudele infatti segnerà il suo destino, e le farà trovare la forza per andarsene dalla montagna e raggiungere, a Sanremo, quel mare che da sempre ha sognato. Divenuta cameriera nel prestigioso hotel Royal, Caterina imparerà a sciogliere le paure e a comprendere se stessa, e il suo cuore semplice e concreto troverà un posto in cui sentirsi al sicuro e, in quegli anni difficili, restituire la sicurezza possibile ai suoi cari. Il racconto percorre gli anni a cavallo della Prima Guerra Mondiale; Fiorenza Pistocchi con la sua cifra stilistica, tersa e diretta, accompagna il lettore tra le
trame della Storia e le vicende della protagonista, lasciando che con grande naturalezza narrativa si dispieghino sentimenti sinceri e riflessioni sul passato e sul nostro presente.
RECENSIONE

Parto subito con il dirvi che appena ho letto i primi capitoli di Il cuore tenace della lavanda, ho subito pensato: "mamma mia che mattone che mi aspetta..." Proseguo la lettura però e più imparavo a conoscere Margherita e la sua famiglia numerosa e più diventavo curiosa.
Pagina dopo pagina quindi mi sono ritrovata a sognare, sorridere e arrabbiare, insieme a questa bambina di quattordicianni diventata poi, una giovane e bellissima adulta ma... andiamo con ordine.

Il libro è ambientato a Bagnasco, un piccolo borgo cunese, sono gli anni della prima Grande Guerra Mondiale quindi la situazione economica non è delle migliori,  figuriamoci poi per una famiglia numerosa come quella di Margherita. Il cibo scarseggia, si vive solo delle proprie risorse, ma quando i mesi caldi lasciano lo spazio a quelli freddi, la situazione si fa ancora più complicata.

I giovani sono stati costretti tutti a partire per il fronte e proprio per l'assenza di forti braccia maschili che possano aiutare il padre nei campi, Anna e Margherita sono state mandate nei campi statali a lavorare come raccoglitrici di lavanda. Questa azione cambierà per sempre la vita della nostra protagonista Margherita.
Uno strupro ingiustificato infatti la porterà a Sanremo, lontana da Bagnasco e dalla propria famiglia. Da questo momento Margherita, scelto dalla madre in onore della Regina Savoia, diventerà Caterina. 
E proprio la negazione del nome che l'aveva accompagnata fino al giorno di quell'atroce abuso, gli darà la forza di rinascere lontano dalle montagne, dalla sua famiglia ma soprattutto dai brutti ricordi.

Ricordati che la mia famiglia siete voi figlie, e soprattutto tu, che sarai la più lontana. Ma ti capisco, perché anch'io un giorno ho rinunciato a tutto questo per seguire quello che chiedeva il mio cuore. Cerca di essere felice, bambina mia
Caterina diventerà così un'infaticabile lavoratrice dell'Hotel Royal, un Hotel frequentato da esponenti della nobiltà, della politica e del potere economico, vivendo finalmente il suo sogno di vivere in città e magari chissà...avrà anche modo di trovare l'amore!


Il cuore tenace della lavanda è un piccolo romanzo tenero ma dal sapore amaro, che anche se indirettamente, ci riporta in quegli anni atroci della guerra che fortunamente, abbiamo avuto modo di conoscere solo attraverso i libri di storia. E' un'Italia spezzata, un'Italia che ama o odia i suoi reali ma soprattutto è un' Italia in cui sono ancora troppo forti e evidenti le divisioni in classi sociali.
Attraverso gli occhi di Caterina, un personaggio duro e poco empatico forse proprio a causa della guerra, ci ritroveremo catapultati in una vita che, con tutti gli agi e le opportunità che abbiamo oggi, neanche possiamo lontanamente immaginarla... pensate solo al fatto di passarsi le scarpe di fratello in fratello... allucinante... e noi che ancora non ci rendiamo conto di quanto siamo stati fortunati!

E' un libro che a mio avviso dovrebbe entrare di diritto fra i banchi di scuola! Bisogna sensibilizzare questi ragazzi, capire cosa hanno passato realmente i nostri nonni e nonostante tutto, hanno avuto la forza di andare avanti e di costruirsi un nuovo avvenire, come la nostra piccola Margherita, sbocciata poi in una splendida Caterina.

«È vero, sei stato gentile... Oggi mi hai fatto conoscere un'altra me». «Non un'altra, Caterina – sussurrò dolcemente Sebastiano. – Quella sei tu. Essere te stessa dipende solo da te. Io ti vedo come sei, ma immagino come puoi essere.
Con una profondità e uno stile determinante, Fiorenza Pistocchi vi farà appassionare ad una storia ricca di emozioni e ricordi.

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