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PAGINA 69 #6

Buon Pomeriggio readers,
e dopo la recensione di questa mattina è arrivato il momento di ritornare agli Autori Emergenti, quindi eccomi qui a presentarvi la Rubrica del giovedì, Pagina 69 dove oggi ospitiamo il libro di Carmela Pierri, "Mangia con gli occhi: Dimenticare il furto del piacere con il dono della bellezza" edito Aracne Editrice.

Se sei un autore emergente e vorresti anche tu il tuo spazio nella Pagina 69 pui inviarmi il tuo materiale a gattolibraio@libero.it

Autore Emergente se ti sei appena sintonizzato sul mio blog, il giovedì è dedicato a te quindi scegli come vuoi avere un po' di visibilità (segnalazione o pagina 69) e invia un email a gattolibraio@libero.it con il libro 

Sia per la pagina 69 che per la segnalazione dovrai inviarmi il seguente materiale:
- Libro da segnalare
- Piccolo estratto a piacere del libro
- Biografia
- Foto autore/autrice o qualcosa che vi rappresenti

Avviso: Tutte le email sprovviste di questo materiale non saranno neanche prese in considerazione

Ricordo che la rubrica è stata ideata da Ornella di Peccati di Penna.
 
MANGIA CON GLI OCCHI - CARMELA PIERRI

Editore: Aracne Editrice
Genere: Narrativa
Prezzo: € 12,00 (ebook € 5,49)
Pagine: 148

Mangia con gli occhi racconta di una donna a cui il destino ha rubato tre dei cinque sensi: il gusto, l’olfatto e il tatto.
Gran parte delle possibilità di gustare a pieno la vita sono svanite in una fredda mattina invernale.
Dopo un percorso di indagini e una spietata sentenza definitiva, finalmente una cura. La bellezza è la cura che riesce a ridare motivazione e nuova vita. In particolare, i colori della natura e dei suoi frutti, doni preziosi per la cucina, sono stati una terapia efficace per dare alla protagonista il piacere di sentire e godere della vita come tutti gli altri.
La mancanza dei profumi viene compensata con l’estetica dei piatti, con la forma e i colori delle stoviglie e del contesto.
Nel libro sono descritti i sentimenti di paura, rabbia e amore di una donna che dopo aver vissuto la sensazione di un’edera a cui crolla il muro su cui è cresciuta, riapre lo scrigno dei sentimenti.
Come scavare nella propria vita e lentamente entrare nel vivo di una buca da liberare dai sassi e trasformare il vuoto in un nido in cui rivivere le ataviche sensazioni vitali.
Come cucinare degli spaghetti e avere cura di avvolgerli in un groviglio che si eleva al centro del piatto, per osservare la complessità dei tornanti che genera e poi ingerire la bellezza per nutrirsi completamente.


Lui era il mio connettore. Il suo naso era la sentinella dell’evaporazione del mio profumo, della produzione del mio odore.
Lui aveva imparato a trasferirmi i gradi di calore del mondo esterno, modulando la pressione con cui mi stringeva la mano. Più era freddo più la sua presa era decisa e avvolgente. Ricordo le calde passeggiate di agosto per il leggero tocco della parte esterna della sua mano.
Ho ritrovato la gioia delle carezze. Non dovevano più essere leggere e sfiorate ma decise e profonde. Il piacere del calore delle sue mani veniva surrogato con la pressione, capace di andare oltre la superficie della mia pelle. La forza della sua presa sostituiva la chimica dei ferormoni, non potevo sentire il suo odore ma ho imparato a sentire la progressione della sua eccitazione, attraverso la forza con cui stringeva i miei polsi. I baci sono diventati intriganti morsi alle labbra.
Ho scoperto con Lui, nuove vie del piacere. La mia disabilità aveva trasformato lui in un istrionico amante, creativo e nuovo nelle nostre emozioni. Non abbiamo mai esplicitamente confessato di essere grati alla strega che aveva lanciato il suo maleficio, entrambi abbiamo conosciuto un’altra condivisione fisica, un rapporto sensorialmente limitato che ci ha dato la possibilità di sperimentarci in abbracci fin ad allora sconosciuti.
CURIOSITA'
L’opera, scritta in prima persona, offre una descrizione dettagliata dei pensieri di chi si trova ad affrontare una difficile malattia. Il messaggio dell’autrice è rincuorante poiché offre un’ancora di salvezza a chi crede di non poter più sentire l’odore della vita.


CARMELA PIERRI


Carmela Pierri nasce a Salerno, dove compie i suoi studi socioeconomici. Costruisce il suo percorso professionale nello sviluppo di modelli di apprendimento coniugati alle nuove tecnologie. Si dedica alla gestione di progetti di ricerca e di formazione a supporto di Organizzazioni pubbliche e private.
Attualmente è Direttore del Centro di Metodologie e Prassi Formative della Fondazione Formit dove coordina percorsi di specializzazione per le professioni sanitarie. Partecipa al gruppo di lavoro per lo studio e l’implementazione della mobile health e delle App Sanitarie.
E’ vice presidente dell’Università degli studi Internazionali di Roma, con un impegno attivo nell’innovazione dell’offerta formativa e come membro dei centri di ricerca sul Made in Italy e sulle Disabilità.
A compensare il suo impegno professionale la grande passione per la creazione di accessori originali, il tango e i viaggi che ama fare con suo figlio.
La risorsa più importante oltre la famiglia sono gli amici, con cui condivide il piacere di mangiare con gli occhi.

Allora che cosa ve ne sembra? Vi ha incuriosito la pagina 69? Se volete potete acquistarlo direttamente dal link qui sotto.

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