. TEASER TUESDAY #13 - Il Salotto del Gatto Libraio TEASER TUESDAY #13 - Il Salotto del Gatto Libraio

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TEASER TUESDAY #13

Buongiorno a tutti miei amici lettori, avete visto che carino la Reading Challenge 2016 che abbiamo organizzato io e Valerina di Leggendo Viaggiando? Dai su iniziate ad iscrivervi che ci divertiremo tantissimo... Passiamo ora alla Rubrica del martedì, il Teaser Tuesday, e per chi ancora non sa come funziona ecco le sue semplici regole:
 
  • Prendi un libro della tua Whishlist in una pagina a caso
  • Condividi un breve spezzone di quella pagina (Teaser)
  • Attento a non fare spoiler
  • Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro Wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.
  • Ovviamente si posta il martedì (Tuesday)
Oggi vi voglio proporre l'ultimo libro di una saga:

SILVER - L'ULTIMO SEGRETO
di Kerstin Gier

IL TERZO E CONCLUSIVO VOLUME DELLA TRILOGIA DEI SOGNI.
Ormai è appurato: nemmeno nei sogni si può stare in pace. Prima, quando Liv viveva a casa sua, i sogni erano affari suoi, ma adesso che si è stabilita a Londra insieme alla sorella Mia da Ernest, il nuovo compagno della madre Ann, sembra che tutti ne sappiano più di lei. In primo luogo Grayson, il fratello appena acquisito, e poi tutti i suoi amici. Da quando le sono apparsi in sogno in un cimitero, intenti in una cerimonia esoterica, Liv è costretta a condividere con altri ragazzi non solo la scuola, ma anche la notte e i suoi incubi. Da un certo punto di vista questo può avere i suoi aspetti positivi, specialmente quando Liv è con il fascinoso Henry… ma i sogni sono minacciati da una presenza oscura e inquietante pronta a seguire i ragazzi nei loro spostamenti e, soprattutto, il loro amico Arthur ha deciso inspiegabilmente di rovinare per sempre la loro vita. Di giorno, le cose non sembrano andare meglio in questa famiglia allargata dove c’è ancora qualche rancore di troppo tra Florence, la spocchiosa gemella di Grayson, la mamma di Ernest che mai e poi mai vorrebbe diventare la suocera di Ann e l’autore di un blog anonimo che si diverte a spiattellare tutti i segreti di Liv. Certo, c’è Henry, il suo meraviglioso fidanzato, ma cosa farà quando scoprirà che Liv gli ha mentito?
[estratto dal Capitolo "quattro" - Silver - L'ultimo segreto di Kerstin Gier]

«Ha detto veramente Perpetua?» chiesi ormai in automatico e forse per la centesima volta nella stessa giornata. «In questi casi è facile sbagliarsi. E poi lo conosci Jasper. Mi chiama sempre Liz.»
«Ma nel tuo caso è diverso.» Il labbro inferiore di Persefone iniziò di nuovo a tremare in maniera preoccupante e mi affrettai a spingerla per il corridoio in direzione dell’uscita.
Da quando stamattina Jasper aveva degnato Persefone soltanto di un piccolo «Ciao, Perpetua» buttato lì senza attenzione, le era crollato il mondo addosso. Persefone aveva sempre avuto un debole per Jasper, ma soltanto quando lui era in Francia – chissà perché – se n’era innamorata perdutamente. Jasper, al contrario, si era evidentemente dimenticato della sua esistenza, almeno a voler interpretare in maniera meno benevola e più realistica quel suo «Ciao, Perpetua». Ma io ovviamente non lo feci, visto che Persefone era già a pezzi di suo e l’ultima cosa di cui poteva aver bisogno era il realismo. Durante la pausa aveva consumato due confezioni di fazzoletti formato famiglia e aveva rovinato anche il mio blazer (e così avevamo scoperto che il suo mascara non era per niente waterproof). Non era servito nemmeno essermi inventata per l’occasione una malattia chiamata «legastenia nome-viso» attribuendola a Jasper. Il mio latino cominciava a non essermi più di aiuto.
Per fortuna per questa settimana la scuola era finita, era venerdì, il sole splendeva e cominciava il weekend. Già da ore non desideravo altro che la pace della mia stanza per poter finalmente ripensare con lucidità ad alcune questioni urgenti, lontana dalle lagne di Persefone. Con un po’ di fortuna mi sarei potuta persino concedere un rilassante pisolino pomeridiano prima della lezione di kung fu (per quanto riguardava il sonno, ne avevo parecchio da recuperare, e forse se fossi stata meno stanca avrei avuto automaticamente le idee più chiare).
Dopo che Henry e io avevamo incontrato Anabel in sogno, erano trascorse altre due notti in cui avevamo girovagato per i corridoi senza un vero piano, tenendo d’occhio le porte delle persone a noi care e aspettando che comparissero a turno o Anabel o Arthur, sempre nella speranza di avere qualche nuovo indizio. Ma invano. Regnava un silenzio assoluto, un silenzio che a me sembrava sospetto e a Henry invece tranquillizzante. Tanto che ieri aveva cominciato a parlare di Rasmus in mezzo al corridoio. Evidentemente su Facebook aveva trovato un Rasmus Wakefield e voleva sapere se si trattava del «mio» Rasmus Wakefield. Almeno questo avevo potuto negarglielo con la coscienza pulita, assicurandogli che il «mio» Rasmus non era un fan dei social network. Ragione per cui lui aveva voluto sapere quali fossero i suoi hobby

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