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PROGETTO INFANZIA: ELMER L'ELEFANTE VARIOPINTO DI DAVID MCKEE

Buongiorno Gattolettori,
eccomi qui per il nostro consueto appuntamento con l'angolo dedicato ai più piccini. Oggi il nostro bravissimo Alessandro ci parlerà di Elmer e di come non bisogna pensare solo ad Apparire ma anche ad Essere...


ELMER
di David McKee


Editore: Mondadori
Prezzo: € 11,00 (ebook 3,99)
Pagine: 32


C'era una volta un branco di elefanti, tutti dello stesso colore, tranne uno. Elmer è di tutti i colori, tranne che color elefante! Un giorno si sente stanco di essere diverso, ma... Elmer, l'elefante più tenero e colorato che ci sia! Età di lettura: da 3 anni.

Recensione

Una notte Elmer non riuscì ad addormentarsi perché aveva un pensiero sciocco: era stanco di essere diverso.

Nel contesto odierno, dove le parole vengono buttate al vento come se non potessero trasformarsi in coltelli con lame affilate, bisognerebbe fermarsi per riflettere sull’importanza di ESSERE e non solo di APPARIRE.
Credo fermamente nella forza delle parole e nel potere che hanno durante la costruzione dell’identità personale.
Elmer desiderava essere un elefante standard, voleva privarsi della sua bellezza, della sua specialità, del suo essere unico. Voleva essere grigio.
Voleva apparire per ciò che non era.
Voleva essere “normale”.
 
 
Normalità...È la parola più usata in questi ultimi anni.
"Normale" è essere sempre reperibili e disponibili a quella piccola scatola che ormai è diventata il prolungamento del nostro braccio. Non siamo più capaci di dedicarci o dedicare del tempo alle relazioni umane. Viviamo impigliati in una rete virtuale dove appena l’orecchio capta un suono ci buttiamo a capofitto nel gruppo creato per il capodanno, nel gruppo delle mamme disperate e preoccupate per il regalo al maestro o nel gruppo dove mettere le foto del parto (come se, almeno quel momento, non fosse una cosa intima e personale da condividere soltanto con il proprio nucleo intimo e familiare). In questo modo però tralasciamo l’essenziale, ovvero i rapporti umani...

"Normale" è calpestare tutto ciò che è altrui per curare esclusivamente il PROPRIO mondo, senza abbassare la testa e vedere che i nostri piedi si muovono su percorsi non solo individuali.

"Normale" è essere giudicati senza interporre nelle relazioni umane quel senso di empatia che ormai va svanendo.

Ritengo che l’unico modo per definirsi normali, se mai si possa catalogare questo concetto, sia quello di SENTIRSI, creando uno spazio costruito e cucito sulle personali capacità.
Avere un proprio posto nel mondo rende tutti noi speciali, ci fa riconoscere e aiuta la costruzione dell’identità personale.

Ecco perché Elmer, una volta persa la sua essenza, diventa un semplice elefante, perde il suo valore e nasconde la propria personalità.
Nessuno riesce più a riconoscerlo, nessuno più lo vede per quello che era.
Tutti lo osservano come si osserverebbe un semplice elefante grigio.


L’intervento di una dolce pioggia farà aprire gli occhi all’elefante ormai diventato uguale a tutti gli altri e lo renderà di nuovo unico e speciale.

"Elmer era diverso.
Elmer era multicolore .
Elmer era giallo, arancione, rosso , rosa, porpora, blu verde, bianco e nero.
Elmer non era color Elefante.

ESSERE E NON APPARIRE...

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