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BLOGTOUR: SO TUTTO DI TE DI CLARE MACKINTOSH - 3 ° TAPPA

Buongiorno readers,
lo so che solitamente il sabato non trovate niente sul mio Blog ma oggi con grande piacere vi voglio presentare un fantastico Thriller edito DeA Planet che vi condurrà, con la mia tappa, dentro la mente del Serial Killer...


So tutto di te
di Clare Mackintosh

                                                       
Genere: Thriller
Editore: DeA
Prezzo: € 17,00 (ebook € 9,99)
Pagine: 377
Uscita: 23 Gennaio 2018

È il solito viso stanco quello che Zoe Walker, madre quarantenne e divorziata di due figli, intravede riflesso nel finestrino del treno che la sta riportando a casa. È un venerdì come tanti, e dopo un’intera settimana trascorsa ad assecondare un capo impossibile, tutto ciò che desidera è accoccolarsi sul divano tra le braccia del nuovo compagno, Simon. Ma mentre sfoglia impaziente e distratta una copia della London Gazette, la sua mano si blocca di colpo. Perché il volto di donna che pare fissarla da quelle pagine gualcite, un po’ fuori fuoco ma inconfondibile in mezzo alle immagini equivoche delle hotline a pagamento, altri non è che il suo. E se i famigliari insistono che debba trattarsi di un errore o di uno scherzo, Zoe non può fare a meno di restarne turbata, anche quando l’indirizzo web che accompagna la foto si rivela inesistente. La sua inquietudine si trasforma in incubo quando, sullo stesso giornale e corredata dal solito indirizzo Internet, appare la foto di un’altra donna, che in capo a pochi giorni viene ritrovata uccisa alla periferia di Londra. Nessuno, nelle forze dell’ordine o in famiglia, sembra disposto a credere che tra l’omicidio e gli annunci del misterioso sito findtheone.com possa esistere un legame. Ma mentre il conto delle vittime sale inesorabile, il sospetto che quella di Zoe non sia semplice paranoia si fa strada nella mente dell’agente Kelly Swift, abile e impulsiva detective in cerca di riscatto.
NELLA MENTE DEL KILLER

Ogni giorno, i media o trasmissioni apposite, ci riportano fatti di cronaca nera inerenti a macabri omicidi o scene del crimine racappriccianti. La nostra mente, che segue e assimila le informazioni date, non può fare a meno di elaborare supposizioni riguardanti l'identità dell'assassino e porsi delle domande.
Lo abbiamo fatto per Giancarlo Giudice il mostro di Torino, Paolo Savini il mostro di San Remo o Donato Bilancia, condannato a 13 ergastoli per aver commesso una serie di 17 omicidi. Perchè queste persone hanno ucciso? Che cosa è scattata nella loro mente?



Se iniziate a digitare su internet parole come serial killer, omicidi, psicologia e altro, non potete neanche immaginare quante informazioni riuscirete a trovare. Vi si aprirà un mondo spaventoso in cui la protagonista principale è la mente umana, un concentrato di emozioni e funzioni difficili da capire all'esterno ma che talvolta possono segnare la vita di un individuo.

Ci sono diversi studi in merito che indicano come determinati disturbi psicologici (tipici dei serial killer) siano correlazionati ai traumi infantili.
Esaminando la casistica internazionale degli omicidi, infatti, si nota che la maggior parte degli assassini seriali rientra in uno dei seguenti quadri familiari:

a) figlio illegittimo;
b) orfano di uno o di entrambi i genitori;
c) figlio di un genitore abusivo, (solitamente il padre) e dell'altro remissivo, (spesso la madre), ma è anche possibile il quadro opposto;
d) infanzia caratterizzata da violenze fisiche, psicologiche e/o sessuali.

Da questa casistica poi sono emersi fuori due fattori principali che con gli anni potrebbero contribuire a modificare il funzionamento del cervello di un bambino rendendolo così un potenziale serial killer:

- Forte legame tra abusante e abusato (genitori e familiari in genere)
- Confusione tra ciò che è bene e ciò che è male.


Il bambino quindi a seconda del trauma subìto, può iniziare a manifestare dei cambiamenti, tra i più importanti c'è quello di ritirarsi socialmente e vivere in un mondo parallelo fatto solo di emozioni negative, come la vergogna, la colpa, la rabbia o la solitudine.
Durante la crescita poi tutte queste emozioni lo porteranno ad avere una personalità disturbata o se lo vogliamo chiamare con i termini clinici, "Disturbo borderline di personalità”.

Vi porto come esempio, anche se si tratta di finzione, il telefim di Dexter, in cui si evidenzia proprio questo disturbo della personalità. Per chi non conosce la storia, il protagonista avendo subito un trauma da piccolo, lo somatizza trasformandosi in un Serial Killer.



Ma perchè si diventa un Serial Killer?
Secondo alcuni psicologi, nel bambino, diventato ormai adulto, che durante la sua infanzia ha subito abusi, abbandoni o maltrattamenti, scatta un meccanismo "malato" che lo porta a volere a tutti i costi, il momento della "rivalsa" e in questi casi, l’omicidio tende proprio ad avere questa funzione. Infatti uccidendo, il soggetto annulla momentaneamente tutta la sofferenza psicologica incamerata dentro da anni, come i brutti ricordi o semplicemente le sensazioni di ineguadezza. Il soggetto così per la prima volta si sente invincibile e questo senso di "benessere" viene registrato nel cervello dell'assassino come un momento “piacevole" e proprio per questo lo porteranno ad agire nuovamente diventando così un killer seriale.

«Non esistono regole precise o profili standardizzati entro cui “ingabbiare” un sospettato seriale, esistono però degli indicatori importanti che consentono di individuarne il profilo – ha spiegato la dottoressa -. La motivazione che spinge il serial killer ad uccidere è il desiderio del possesso e del controllo che deve e vuole esercitare, per bisogno pulsionale, sulla vita di un altro essere umano. Sono soggetti che vivono per la morte e con la morte, ogni giorno, ogni istante della loro vita con l’assurda convinzione di poterla gestire». 
Daniela Siciliano 


Ora una piccola curiosità... Sapete a quando risale il primo caso di omicido seriale?
Al 331 a.C. (sotto il consolato di Marco Claudio Marcello) quando, nella repubblica romana, colpì un gruppo di alcune matrone avvelenatrici; il numero di omicidi è sconosciuto. Arrestate a seguito della soffiata di una schiava, alcune di loro si suicidarono bevendo il veleno; le altre vennero incarcerate a vita nelle carceri tiburtine
E il serial killer che ha ispirato più film? Senz'altro Edward Theodore Gein, il killer statunitense che ispirò grandi film quali "Psyco", "Il silenzio degli innocenti" e molti altri.


CALENDARIO

Continuate a seguirci che potretre trovare tantissime curiosità su questo fantastico thriller edito DeA


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