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RECENSIONE: UN TERREMOTO A BORGO PROPIZIO DI LOREDANA LIMONE

Buongiorno amici lettori,
passata bene questo week end? Siete pronti ad iniziare una nuova settimana carica di uscite e novità?
Tra oggi e domani ci sarà anche una sorpresa per voi followers...quindi non smettete di seguirmi.
E in questo lunedì soleggiato sono qui ad aprire le danza con il romanzo di Loredana Limone

Un terremoto a Borgo Propizio
di Loredana Limone

Genere: Narrativa
Editore: Salani Editore
Autrice: Loredana Limone
Pagine: 308
Data di pubblicazione: 11 giugno 2015

A Borgo Propizio va in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte. Cose belle, il borgo ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull’elegante pavé a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l’elettrizzante fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che sicuramente fa rodere il fegato a fior di città d’arte. Ma un giorno qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propiziesi che tanto amano il loro paese. La villa del Comune sembra una scatola con il coperchio sfondato; il pavé è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe; le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orribilmente. Felice Rondinella, appassionato sindaco, vive l’immane disastro come un fallimento personale, e Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perché non si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla, tutto è sottosopra. L’unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti, trovato a terra nella Viottola Scura, non ha avuto un infarto mentre scappava, spaventato dalle scosse, ma è stato ucciso. Un assassino a Borgo Propizio? La faccenda si complica…
Recensione

Senza che giri in torno per trovare le parole adatte vi dico subito che, Un terremoto a Borgo Propizio di Loredana Limone, sinceramente non è stata una lettura che mi ha fatto impazzire molto e ora vi spiego il perchè.
Tanto per iniziare questo è il terzo libro di una serie che narra le vicende degli abitanti di Borgo Propizio, ametto che si può leggere tranquillamente senza aver letto anche gli altri due, io l'ho fatto, ma probabilmente, se avessi letto anche gli altri, forse sarei entrata più in sintonia con i personaggi del Borgo.
E proprio i personaggi, i così detti Propiziesi sono l'altro mio tasto dolente...
sono veramente troppi... sicuramente la scrittrice è bravissima a gestire le loro descrizioni, perchè piano piano a giro si passa a conoscerli tutti: i loro pensieri, sentimenti o semplicemente la loro vita nel quotidiano, ma proprio questo saltellare tra un personaggio e un altro spesso mi ha fatto perdere nei meandri del libro..."e mo questo è il marito, moglie o parente di chi?". Sembrava quasi di essere dentro un paesino e le persone che ci abitano cercano di spiegare al nuovo arrivato tutte le varie parentele e intrecci che ci sono...
Speravo che almeno le indagini per l'assassinio dell'assessore mi portassero un po' più di entusiasmo nella lettura ma alla fine non sono servite neanche quelle...
La storia si sviluppa tutta a Borgo Propizio un paesino immaginario nato dalla penna di Loredana Limone e che a me, personalmente, ha fatto tanto pensare al mio paesino di villeggiatura, Rocca Vittiana... 


E proprio in una normale mattinata, quando la cittadina ancora si stava svegliando, a Borgo Propizio avviene una tragedia, anzi due, un terremoto che arreca gravissimi danni al Borgo rendendolo inagibile e causando 7 vittime e l'omicidio dell'assessore Tranquillo Conforti, che a quanto pare, di Tranquillo ha solo il nome...
La scossa inoltre si ripercuote anche negli animi dei cittadini, dando vita a scenari di litigi o tradimenti.
Inoltre i propiziesi non sanno se essere più sconvolti dai danni causati dal terremoto o dall'omicidio di Conforti... Chi di loro, persone che sono praticamente cresciute insieme, può aver ucciso l'assessore e perchè? Tra l'altro stiamo parlando di un Borgo talmente rispettabile che ha avviato anche le pratiche Europee per essere gemellata con un paese della Moldavia...

Non nego però che tra le vite che si intrecciano dei personaggi principali del Borgo, come il sindaco Felice, il Maresciallo Saltalamacchia, Ruggero il costruttore, Francesco il cuoco e poi ancora Belinda, Mariolina, Marietta ecc... l'autrice, con grossa ironia, è stata bravissima ad evidenziare i soliti problemi italiani...
Si parla ad esempio di tangenti per accaparrarsi appalti o più sottiilmente, destreggiandosi sempre con la metafora dei "Propiziesi sfollati", della situazione dei terremotati dell'Aquila e di Reggio Emilia, che ancora oggi non verte in buone condizioni.

 

Comunque devo dirvi che, nonostante il mio poco entusiasmo per il libro,  Loredana Limone è una scrittrice veramente brava, tanto che sono comunque riuscita ad immaginarmi perfettamente i luoghi e i personaggi e diciamocelo, mi ha fatto anche desiderare di avere un sindaco come Felice che, nel momento del bisogno, ha cercato in tutti i modi di fare il benessere dei cittadini e non il proprio.
Del resto poi come si fa a non provare simpatia per il Maresciallo Saltalamacchia che grazie ad un pizzico di fortuna e ad un aiuto divino o meglio "alare"... è riuscito a risolvere il caso dell'assassinio dell'assessore?!
In futuro magari mi leggerò anche le prime avventure di Borgo Propizio così forse riuscirò meglio ad apprezzare le vicende dei "Propiziesi"....

E voi che dite? Qualcuno ha letto tutti e tre i libri?

4 commenti

  1. Ciao, io ho letto tutti e tre i libri ed ho avuto il piacere di conoscere Loredana di persona grazie ad una presentazione avvenuta nella mia regione. Capisco perfettamente il tuo essere confusa a causa dei tanti personaggi, anche se i libri possono essere letti in modo indipendente l'uno dall'altro io rimango dell'idea che il modo migliore di vivere il Borgo sia iniziare dalle sue origini...

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  2. Io per ora ho letto solo il primo e mi era piaciuto... qui con tutte 'ste serie c'è da diventare matte! :-p

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  3. Ho letto e amato i primi tre volumi della serie. Concordo con Nunzia consigliandoti di leggere in ordine i libri per poter prendere dimestichezza con i tanti personaggi e apprezzare ancor di più il Borgo e le sue storie :)

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  4. Si avete ragione infatti avevo già messo le mani davanti ahahah sicuramente se avessi letto prima gli altri due libri avrei apprezzato di più il borgo invece ho letto subito la "tragedia"...

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